I notai per l’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti. Si studia la Bergamo medievale attraverso i testamenti di donne e uomini del tempo.

Al via un progetto di ricerca promosso dall’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti sui testamenti bergamaschi del 1200, fonti ricche e preziose per conoscere il passato e il desiderio di futuro di donne e uomini del tempo.

La ricerca, curata dallo storico Attilio Bartoli Langeli, si concentra su 110 documenti conservati presso l’Archivio di Stato, l’Archivio storico diocesano e la Civica Biblioteca Angelo Mai; i testamenti sono stati trascritti, ed è in corso la loro traduzione, digitalizzazione e l’allestimento di un sito web dedicato, grazie al contributo del Consiglio Notarile di Bergamo, Fondazione Credito Bergamasco, Diocesi di Bergamo, Fondazione Mia.

In progetto c’è anche una serie di letture che saranno disponibili sul sito web e sulle pagine social dell’Ateneo, in modo che la storia bergamasca del ’200 che emerge dai testamenti arrivi direttamente nelle case, in questi mesi di restrizioni e di prudenza civile.  

“Il testamento – dichiara Maurizio Luraghi, presidente del Consiglio Notarile di Bergamo –  è un documento prezioso, che esprime la volontà di pensare agli altri, ai più prossimi o alla società in generale. Un atto con cui si pensa al futuro in modo autentico, che sottende un desiderio costruttivo; un atto di speranza, come l’ha definito anche il professor Bartoli Langeli. E’ stato un piacere partecipare a questo progetto di ricerca che farà emergere testimonianze preziose per la costruzione della memoria storica e collettiva della nostra città”.   

Leggi l'intervista ad Attilio Bartoli Langeli pubblicata su L'Eco di Bergamo il 18 maggio 2020 (clicca qui)