CND e Museo Storico: una ricerca per il 150°dell’Unità d’Italia

Il Consiglio Notarile di Bergamo celebra i 150° anni dell’Unità nazionale affidando alla Fondazione Bergamo nella Storia – Museo Storico un progetto di ricerca su Emanuele Maironi (1825-1894), notaio e conservatore dell’Archivio notarile di Bergamo che diede un contributo importante al processo di unificazione del Paese, prendendo parte alle principali imprese del Risorgimento italiano.

La figura di Emanuele Maironi non è ancora stata adeguatamente studiata.  L’obiettivo della ricerca è di approfondire la conoscenza del notaio garibaldino attraverso materiale documentario e di ricordi famigliari che permettano di ricostruirne la biografia. Lo studio presterà particolare attenzione al ruolo professionale del Maironi e alla sua partecipazione al processo risorgimentale, mettendo in luce anche il contesto sociale, culturale e politico dell’epoca. Si procederà, inoltre, a delineare il profilo complessivo della famiglia di provenienza, cercando di sottolinearne il peculiare patriottismo e mettendo in rilievo le figure di Alberto e Cesare Maironi, fratelli di Emanuele, ferventi garibaldini e autori di opere pittoriche e scultoree a tema patriottico. Per meglio presentare la figura di Emanuele Maironi si introdurranno cenni relativi alla funzione del ceto notarile nel periodo risorgimentale  e al contributo di alcuni di loro alla Spedizione dei Mille.
I risultati della ricerca saranno presentati alla città nel corso di un evento aperto al  pubblico nel mese di Novembre 2011.

 

Chi è Emanuele Maironi

Emanuele Maironi, notaio e conservatore dell’Archivio notarile di Bergamo,  partecipò alle campagne del 1848 e del 1849, alla seconda guerra d’indipendenza nel 1859; nel 1860 fu tra i numerosi volontari bergamaschi che seguirono Garibaldi nella Spedizione dei Mille, durante la quale fu ferito e in seguito ottenne la promozione al grado di Capitano. Partecipò nel 1862 al tentativo garibaldino d’Aspromonte per conquistare Roma. Nel 1863 fece parte del gruppo di volontari, che, sotto la guida di Francesco Nullo, sostennero il tentativo insurrezionale del popolo polacco contro l’impero russo. Partecipò infine alla terza guerra d’indipendenza nel 1866. Ottenne la medaglia d’argento al valor militare per l’impegno prestato.